venerdì 28 novembre 2008

“Aperte le iscrizioni al Corso in Diritto di Famiglia e Minorile


Inizierà venerdì 12 dicembre alle ore 16:00, presso l'Auditorium “Lamberti Castronuovo in via Damiano Chiesa 5, il corso di aggiornamento professionale in diritto di famiglia e minorile, organizzato dalla sezione di Reggio Calabria dell'Osservatorio nazionale sul Diritto di Famiglia. Il corso si articolerà su sei lezioni, per una durata totale di 18 ore, e si avvarrà di un Comitato di docenti di alto profilo professionale, composto dal prof. Roberto Amagliani dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, dai prof. Claudio Cecchella e Mauro Paladini entrambi dell'Università di Pisa, dal prof. Giacomo Oberto, magistrato presso il Tribunale di Torino, dall'Avv. Gianfranco Dosi, presidente dell'Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, nonché dal dott. Antonio Scortecci, magistrato presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria.
L'avv. Ciarletta spiega che <Abbiamo deciso di prorogare il termine di iscrizione fino al prossimo 6 dicembre per venire incontro alla richiesta di numerosi colleghi che lo hanno richiesto. Per qualsiasi ulteriore informazione si può scrivere all'indirizzo di posta elettronica dell'associazione osservatoriofamigliarc@yahoo.it oppure contattare il numero telefonico 0965/330035 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17:00 alle 19:00>>.
Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia
Sez. di Reggio Calabria
La Presidente
avv. Maria Stella Ciarletta




 

martedì 25 novembre 2008

giovedì 20 novembre 2008

Allarme della Consigliera di Parità per l'esclusione della Calabria dagli incentivi rosa del Governo alle imprese.

È di questi giorni la notizia della firma del decreto da parte del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell'Economia, con il quale si individuano le Regioni in cui gli imprenditori possono usufruire degli sgravi contributivi per i contratti di inserimento destinati alle donne di qualsiasi età. I maggiori incentivi non spettano, però, per le assunzioni in Calabria, agevolate solo con il 25% previsto per tutto il territorio nazionale. La legge n. 276/03 prevede, infatti, misure di promozione della occupazione femminile attraverso l'erogazione di incentivi, nella misura del 25%, a quei datori di lavoro che assumano donne di qualsiasi età, residenti in Italia, attraverso un “patto” che ne migliori le competenze professionali. La volontà del legislatore è di intervenire sui drammatici dati della occupazione femminile, basti pensare che è inferiore di almeno il 20% di quello maschile, mentre in Calabria è arrivata addirittura ad essere la metà (31% a 59%).
Tuttavia, il decreto contiene una novità per la Calabria, che rimane tagliata fuori dalle agevolazioni contributive superiori al 25%, previste per i soli contratti di lavoro stipulati, nel 2008, con donne residenti nelle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Questa esclusione è il risultato dell'applicazione della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato che non riconosce l'adozione di incentivi economici differenziati in aree, come la Calabria, dove i divari occupazionali tra uomini e donne non superino una determinata soglia. L'Unione Europea, a tal fine, individua esclusivamente le regioni dove il tasso di occupazione femminile sia inferiore di almeno 20 punti percentuali di quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile sia di 10 punti percentuali superiore sempre rispetto a quello maschile.
La conseguenza, davvero paradossale, - come ha sottolineato Michele Tiraboschi su IlSole24Ore - è l'esclusione di questa misura, di agevolazione maggiorata, per l'inserimento nel mercato del lavoro delle donne proprio in una delle regioni più svantaggiate non solo d'Italia, ma dell'intera Europa.
Come sia potuto succedere che in Calabria siamo rimasti fuori da simili target non è difficile da capire, solo mercoledì scorso Bankitalia ha diffuso i dati in crescita dell'occupazione femminile in Calabria con un bel 1,7 percento in più, se ci aggiungiamo un'occupazione maschile in affanno, si arriva rapidamente ad uno scarto percentuale che ci relega fuori dai parametri europei.
Tuttavia, come già successo in altri settori come ad esempio l'istruzione, la Regione ha supplito a tali carenze nazionali con interventi autoctoni di sostegno alle imprese che assumano anche donne. A partire da questa estate, la Regione Calabria incentiva le nuove assunzioni con un contributo per le aziende di € 15.000,00 per ogni lavoratrice o lavoratore, oltre a duemila euro per eventuali tirocini formativi,con un impegno complessivo di 34 milioni di euro. Ad oggi oltre il 50 per cento dei neoassunti, per i quali le aziende hanno richiesto tali incentivi, sono donne.
Contemporaneamente, sono partiti i bandi per il finanziamento di prestiti d'onore per l'avvio di iniziative di autoimpiego in forma di lavoro autonome promosso da donne, con i quali si possono richiedere l'erogazione fino a € 50.000,00 per gli investimenti neccessari a far partire l'attività. Anche in questo caso, le richieste pervenute in Regione sono numerose, oltre quattrocento, a dimostrazione che la scelta politica della Giunta di scommettere sulle donne calabresi si sta rivelando vincente in una strategia di promozione del capitale sociale e di valorizzazione delle competenze femminili, che deve proseguire nella direzione indicata dalla Strategia Europea per l'occupazione di Lisbona.

mercoledì 19 novembre 2008

Intervista Ciarletta ADN Kronos


PARI OPPORTUNITA': CALABRIA, AI NASTRI DI PARTENZA POLITICHE CONCILIATIVE
CIARLETTA (CONSIGLIERA PARITA'), 20 PROGETTI PER AVVICINARE DONNE AL LAVORO


Roma, 18 nov. (Adnkronos/Labitalia) - Circa venti progetti per
aiutare le donne calabresi a conciliare i tempi della vita familiare
con quelli della vita lavorativa. La regione Calabria, grazie
all'iniziativa della consigliera regionale di parita', Stella
Ciarletta, si prepara a vivere una stagione unica dal punto di vista
delle pari opportunita'. Una vera e propria sperimentazione, che,
grazie al mix di politiche incentivanti per l'autoimpiego e di
politiche conciliative, ha l'obiettivo di avvicinare al lavoro le
donne, il cui tasso di occupazione in Calabria, nel 2007, e' del 31%,
quasi la meta' di quello maschile (59%).

''La consigliera di parita' -spiega a LABITALIA Ciarletta- e'
un'Authority per garantire l'uguaglianza fra uomini e donne sul lavoro
ed esiste sia a livello regionale che provinciale e altresi' a livello
nazionale, in quanto espressione del ministero del Lavoro sul
territorio, per garantire le uguaglianze di accesso al mercato del
lavoro, la parita' dei diritti nei percorsi di carriera, l'uguaglianza
nelle retribuzioni tra uomini e donne. La distribuzione sul territorio
deriva dalla necessita' di un rapporto stretto con gli enti locali. La
caratteristica della consigliera di parita' e', infatti, quella di
avere una 'doppia anima': e' ministero del Lavoro, ma svolge la sua
attivita' presso la regione o presso la provincia''.

Tra i progetti avviati, Ciarletta (consigliera di parita' dal
gennaio 2006) ricorda che ''il mandato di consigliera di parita' ha
coinciso con la redazione del nuovo Por Calabria e questo ha permesso
al mio ufficio di contribuire alla stesura del nuovo piano con diverse
proposte''. ''Anche la Commissione europea -prosegue- ha apprezzato
molto il taglio di 'genere' che e' stato dato al Por Calabria e, in
particolare, siamo gia' partiti con alcuni bandi. Alcuni riguardano la
promozione dell'autoimpiego femminile, veri e propri prestiti d'onore
rivolti alle donne per l'avvio di un lavoro autonomo. Altri, invece,
riguardano le politiche conciliative: la regione quest'estate ha
previsto l'erogazione di un voucher, un vero e proprio rimborso spese
per le donne che hanno a carico figli minori, o anziani non
autosufficienti o disabili di circa 600 euro mensili per coprire le
spese di cura e quindi ad esempio ludoteca, scuola materne private,
badanti, baby sitter. E' stato il primo intervento della regione
Calabria per le politiche conciliative e ha avuto una risposta
fortissima: sono arrivate gia' oltre 7.000 domande''. (segue)


PARI OPPORTUNITA': CALABRIA, AI NASTRI DI PARTENZA POLITICHE CONCILIATIVE (2) =
PER PRIMA VOLTA SI INCENTIVANO SERVIZI COME LUDOTECHE O TELELAVORO

(Adnkronos/Labitalia) - I pagamenti sono veloci: grazie a una
'voucher card', le donne interessate avranno il rimborso in tempi
certi, evitando cosi' l'accumulo nel tempo, di spese a carico delle
donne. La regione e' poi intervenuta anche sia nei confronti delle
imprese sia nei confronti degli enti locali, con finanziamenti della
sperimentazione di servizi di conciliazione tra tempi di vita e tempi
di lavoro all'interno delle imprese. ''I servizi -spiega Ciarletta-
possono essere ludoteche dentro l'azienda o convenzioni con soggetti
terzi o la possibilita' di utilizzare telelavoro, job sharing, part
time reversibile. Anche qui, e' la prima volta che accade in Calabria
e sono passi importanti per noi''.

L'ultima azione di conciliazione riguarda i piani territoriali
degli orari. ''Sono stati messi a bando fondi destinati alla legge 53
(congedi parentali) -chiarisce la consigliera di parita'- perche' i
comuni possano, con piani mirati, iniziare a rimodulare gli orari
degli esercizi pubblici e commerciali in maniera piu' vicina alle
famiglie. I bandi usciranno entro fine anno''. Si tratta di una
novita' per il Sud, abituato a incentivi legati a assunzione o
formazione. (segue)


PARI OPPORTUNITA': CALABRIA, AI NASTRI DI PARTENZA POLITICHE CONCILIATIVE (3) =
A MAGGIO SEMINARIO SU VIOLENZA DONNE

(Adnkronos/Labitalia) - E, sulla nuova programmazione del Por
2007-2013, Ciarletta avverte: ''E' necessario strutturare meglio tutta
l'azione per le politiche di genere e per questo e' necessaria una
legge regionale, una legge quadro che possa dare sistematicita' a
tutti gli interventi e che introduca il bilancio di genere come
strumento stabile all'interno della regione''. E la consigliera ci
tiene a sottolineare quello che lei stessa definisce un suo 'pallino'.
''Dovremo favorire l'accesso al credito delle donne in Calabria, un
aspetto che rimane per il Sud e per le donne in particolare la vera
'bestia nera'''.

In Calabria l'ufficio della consigliera di parita' e' presso la
presidenza della giunta. ''Una particolarita' -aggiunge Ciarletta- che
ci permette di presidiare tutti gli assessorati che operano sul
territorio: non soltanto l'assessorato al Lavoro, ma anche quelli al
Bilancio, all'Istruzione o al Personale. Questo perche' la
caratteristica delle politiche delle pari opportunita' e' quella della
trasversalita': le questioni che riguardano le donne attraversano
settori eterogenei''.

All'interno della regione Calabria, sottolinea, ''ho avuto la
fortuna nel trovare un ambiente molto aperto al tema delle pari
opportunita', anche se 'vergine' perche' si era fatto bene poco fino
ad allora''. ''E' stato aperto un dialogo -conclude- e ci sono buoni
rapporti con la regione, innanzitutto sulle politiche del lavoro, ma
anche sulle politiche conciliative e anche sul bilancio''. E a maggio
proprio a Reggio Calabria si terra' un seminario dell'Associazione
delle regioni di Europa (Aire) sui temi della violenza sulle donne
(per maggiori informazioni si puo' consultare il link
www.regione.calabria.it/consiglieradiparita).

http://www.labitalia.com/articles/Lavoro%20al%20femminile/24447.html
http://www.okkupati.rai.it/news_lettura,4159.html
http://annuarioprofessionale.it/b2b/action?msez=1600&ssez=3&&id=24447

mercoledì 12 novembre 2008

L’ottica di genere al centro delle politiche e delle scelte decisionali - Bologna, 14 novembre 2008 - ore 11.00

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITA’
*** 
 
L’ottica di genere
al centro
delle politiche e delle scelte decisionali
 
 
VENERDI’ 14 Novembre 2008 AD ORE 11.00
presso il Palazzo della Cultura e dei Congressi ( saletta numero 13) in Bologna, Piazza della Costituzione n.4
  
Saluti 

Avv. Luigi Cardone
Consigliere Nazionale e componente interno della CPO del CNF

Avv. Carla Guidi
Coordinatrice della CPO del CNF

Avv. Luigi Strazziari
Presidente del Consiglio dell’Ordine di Bologna

Avv. Annalisa Atti
Referente della CPO del Consiglio dell’Ordine di Bologna

Dott.ssa D’Orazi
Magistrato di Corte d’Appello e Presidente CPO del Consiglio Giudiziario

Introduce e coordina
 
Avv. Maria Anna Alberti
Referente territoriale della Commissione Pari Opportunità del CNF e componente del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine di Bologna

Intervengono 

Avv. Ilaria Li Vigni
Componente esterna della CPO del CNF

Prof. Carla Faralli
Presidente dell’Associazione docenti universitari dell’Università di Bologna e Prof.ssa di Filosofia del diritto e Etica applicata

Avv. Maria Virgilio
Assessore Scuola Formazione Politiche delle Differenze del Comune di Bologna

Avv. Roberta Altavilla
Componente esterna della CPO del CNF



Interventi e dibattito

sabato 8 novembre 2008

Inaugurazione dell’Ufficio Pari Opportunità dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro

Inaugurazione dell’Ufficio Pari Opportunità dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro
Martedì 11 Novembre ore 16.00, sala University Club, Edificio Clinico B-3°Livello.

Il Comitato Pari Opportunità, istituito nell’anno 2003 nell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, nell’ambito delle proprie attività volte al sostegno di una cultura di uguaglianza di genere all’interno dell’Ateneo, inaugurerà il suo nuovo Ufficio in data 11 Novembre alle ore 16.00 nella sala dell’University Club.
Parteciperanno all’evento la Consigliera di Parità regionale, Avv. Maria Stella Ciarletta, provinciale, Dott.ssa Sonia Munizzi e comunale, Prof.ssa Tommasina Lucchetti.
In tale occasione, saranno illustrate le attività svolte ed in itinere del Comitato e fornite indicazioni sull’operatività dello sportello di ascolto Pari Opportunità.
Lo Sportello di ascolto è un servizio rivolto alla comunità accademica catanzarese, in cui poter segnalare le problematiche e le esigenze relative alla realizzazione di una cultura di parità tra le componenti femminili e maschili che emergono quotidianamente nella vita lavorativa e nel percorso formativo. Il personale addetto fornirà le indicazioni ed i supporti idonei a rispondere a quei bisogni che possono manifestarsi durante il proprio percorso relazionale con l'Ateneo.
L’Ufficio, situato nell’Edificio Clinico B-3° Livello, sarà aperto il martedì dalle 12.00 alle 14.00 ed il giovedì dalle 15.00 alle 17.00. Sarà inoltre possibile ricevere informazioni sulle normative vigenti in materia di Pari Opportunità e sulle iniziative rivolte alla promozione dell’imprenditorialità femminile e alla conciliazione tra vita lavorativa, privata e familiare.
È possibile interagire con il Comitato anche tramite e-mail, scrivendo all'indirizzo cpo@unicz.it e consultare il sito internet all'indirizzo http://www.unicz.it/pari_opportunita.html.

Il Comitato Pari Opportunità

giovedì 6 novembre 2008

Avviata collaborazione con il Comitato pari opportunità Poste Italiane della Calabria

La consigliera di Parità Maria Stella Ciarletta ha incontrato le componenti del Comitato pari opportunità Poste Italiane della Calabria per avviare una fattiva collaborazione su temi legati alla condizione femminile nel mondo del lavoro.
Alla riunione hanno partecipo le componenti del Cpo Poste Italiane Valentina Virdia, Antonietta Azzarelli, Angel Condemi, Maria Concetta Zuco, Titti Pizzimenti Rosi Perrone anche segretaria regionale della Cisl.
“Ci siamo confrontate - ha affermato Stella Ciarletta - sulla concreta possibilità di lavorare insieme e costruire una progettualità comune per favorire una organizzazione aziendale più vicina alle lavoratrici e ai lavoratori. Dall’esposizione delle componenti il Cpo, è emersa una situazione di difficoltà per le lavoratrici che devono gestire contemporaneamente lavoro e impegni familiari, basti pensare che uffici come i call center, ad esempio, vedono una massiccia presenza di giovani donne, che, per la maggioranza, sono anche madri. Infine - ha detto la Consigliera regionale - ho dato la disponibilità del mio Ufficio per sviluppare soluzioni aziendali alternative e flessibili, che vadano incontro alle esigenze di queste famiglie”.
Intanto, nel prossimo incontro, l’Ufficio della Consiglierà di parità proporrà un progetto di conciliazione al Cpo Poste Italiane, da valutare in apposito tavolo di concertazione con tutte le rappresentanze sindacali aziendali e da sottoporre, successivamente, alla valutazione dei vertici della Società”.