martedì 27 luglio 2010

Programma Obiettivo 2010 legge n. 125/91

La Consigliera Regionale di Parità Stella Ciarletta rende noto che è’ stato pubblicato il “Programma obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili e per la creazione di progetti integrati di rete” sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2010.
Il Provvedimento, firmato il 9 giugno, è stato varato dal Comitato Nazionale di Parità e Pari Opportunità nel Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al fine di rimuovere le discriminazione di trattamento – concernenti le disparità salariali e gli avanzamenti nei percorsi di carriera – e di incentivare la creazione di imprese femminili o progetti integrati di rete.
“L'Ufficio della Consigliera Regionale di Parità – dichiara Stella Ciarletta – rimane a disposizione dei soggetti che volessero ricevere maggiori informazioni per preparare un progetto di azione positiva da presentare al Ministero del Lavoro nei termini prescritti. La volontà è quella di organizzare un momento di approfondimento e presentazione del Programma Obiettivo per divulgare il più possibile questo importante strumento di promozione delle politiche di pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro”.
Difatti, ai sensi dell’art. 10 della Legge 125/1991, entro il 31 maggio di ogni anno il Comitato Nazionale di Parità e Pari Opportunità nel lavoro deve formulare un programma operativo nel quale vengono indicate le tipologie di progetti di azioni positive che intende promuovere, i soggetti ammessi per le singole tipologie ed i criteri di valutazione.
Per il raggiungimento degli obiettivi che il piano intende perseguire, finalizzati ad incidere sui fattori che creano condizioni di disparità e favorire, quindi, la permanenza, il consolidamento e l’avanzamento professionale delle donne nonché una migliore conciliazione dei tempi di vita – lavoro, sono state previste anche azioni di sistema che tengano conto delle indicazioni della strategia di Lisbona, del Piano Italia 2020 e della Carta delle Pari Opportunità.
Nel Programma Obiettivo del 2010 particolare attenzione è stata riservata alle giovani, al reinserimento delle lavoratrici in Cassa integrazione, alla stabilizzazione della situazione occupazionale, alle over 45, alle immigrate. Per la valutazione dei livelli di attuazione delle politiche di pari opportunità e la conseguente modifica dei modelli organizzativi è stata introdotta la “certificazione di genere” e le azioni di sistema mirate all’eliminazione delle disparità di genere.
I soggetti finanziabili sono i datori di lavoro pubblici e privati, le cooperative e i loro consorzi, i centri di formazione professionale accreditati, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, le associazioni. E’ confermata l’esclusione degli Enti  Pubblici, quali soggetti proponenti o partner di una rete qualora non abbiano  approvato il piano triennale di azioni positive, tale piano infatti deve essere allegato alla domanda di presentazione dei progetti. 
Il termine per la presentazione dei progetti è fissato al 30 novembre 2010 e le modalità di presentazione sono indicate nel decreto interministeriale  del 15 marzo 2001. È previsto un tetto massimo di 200.000 euro per ogni progetto ammesso a finanziamento, per una durata massima di 24 mesi.

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