sabato 8 marzo 2008

8 marzo? Si, grazie!

“L’otto marzo incombe e con esso lo storico interrogativo: ha significato oggi la ricorrenza della Festa della Donna?
La Giornata internazionale della donna è una data dal valore culturale e sociale ineguagliabile. Rappresenta la memoria storica del percorso femminile, deve rimanere per ricordarci da dove veniamo, chi ha lavorato prima di noi e per noi, e permetterci così di affermare che la condizione attuale delle donne è migliorata, ma c’è ancora tanta strada per raggiungere la fin troppo declamata parità. Come Consigliera di parità che si occupa di discriminazioni sul lavoro in questi anni ho constatato con i miei occhi come le questioni lavorative siano inscindibilmente legate alla condizione sociale e culturale del territorio. La posizione di debolezza della donna lavoratrice, o aspirante tale, in Calabria è esponenzialmente maggiore di una donna del Nord. Gli elevati tassi di disoccupazione, il fenomeno del lavoro non regolare e della precarietà hanno inciso ancora di più sul soggetto più esposto, socialmente meno tutelato, qual è la donna.
Tutto questo non ha fermato un fenomeno di crescita della realtà femminile, le associazioni sono iperattive, le microrealtà imprenditoriali conquistano le pagine dei quotidiani nazionali, e, finalmente, nella nostra Regione si comincia a parlare di politiche di genere.
Il Piano di intervento per le Pari opportunità in Calabria, voluto dal Presidente Loiero, che ha visto seduti ai Tavoli tematici sindaci, sindacati, organismi di parità, associazioni femminili, università e tanti altri rappresentanti della società civile. Tutti disponibili, e portatori di contributi significativi per la costruzione di uno strumento regionale partecipato per la promozione e il rafforzamento delle politiche regionali di parità”.
E' ormai in dirittura d’arrivo la costruzione di un progetto di legge regionale sulle politiche di genere, che, a breve, uscirà il primo bando sui Piani territoriali degli orari e che, grazie all’impegno dell’assessore Regionale al Bilancio, si lavorerà sul tema del bilancio di genere. Inoltre, il Por Calabria 2007/2013 rafforza il principio di pari opportunità ed è molto più caratterizzato in un’ottica di genere rispetto al Por precedente.
Tutti questi passi avanti importanti sono stati possibili grazie alla vivacità delle donne calabresi, che testardamente da anni ormai sostengono l’ottica di genere e la propongono come modello di sviluppo alternativo.
Ben venga allora l’8 marzo se serve a valorizzare i traguardi raggiunti e incoraggiare il percorso di quella contraddizione vincente che sono le donne calabresi. Soggetti deboli sul mercato del lavoro ma portatrici di valori positivi e percorsi nuovi per il futuro della Calabria”

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