lunedì 15 ottobre 2007

La leva calcistica della classe 1973 - ovvero la forza dei terzi -

Se dovessi usare un linguaggio marinaro, tanto caro a Weltroni che ha richiamato la nostalgia del mare alla sua ciurma, direi che sono un mozzo...
se, invece, usassi quella calcistica, per dirla alla Ligabue, potrei essere un mediano...
Io amo il cinema però, e allora leggo il risultato elettorale come attrice co-protagonista.
Sono felice che la lista "Democratici con Veltroni" sia stata la prima in termini voti sul collegio Reggio Centro - Sbarre (circa 2106).Abbiamo avuto come concorrenti nel sostegno a Weltroni candidati forti, motivati e abili, le cui campagne elettorali hanno tappezzato le mura della città.
La senatrice Calipari e Pino Caminiti saranno i nostri rappresentanti dei DCV all'assemblea costituente nazionale che scriverà le regole del PD.

Quando frequentavo l'università, avevo un mio rito personale: la mattina in cui dovevo affrontare l'esama ascoltavo sempre "La leva calcistica della classe 1968" e mi ripetevo nella testa il ritornello "E Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore/non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore!/un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia...".
L'ho ascoltata ancha la mattina del 14 ottobre e ora come allora è andato tutto bene.
Vostra, Stella.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ci sono rigori che non si possono e non si devono sbagliare.
E ci sono mediani che sanno di essere mediani e fanno i mediani. Una posizione nobile ancorché sacrificata.
Oppure mediani che si credono numeri dieci e fanno i mediani e si lamentano.
I piú insopportabili.
Oppure mediani costretti dalle circostanze a fare i numeri dieci.
Sono quelli che stanno peggio di tutti, assieme ai numeri dieci costretti a fare i mediani (magari perché il numero dieci lo fa un mediano che si crede un numero dieci e fa il numero dieci: i piú pericolosi di tutti). Viva Baggio e Benetti comunque.

Unknown ha detto...

Lo sapevo che avresti fatto un commento contorto,lo sapevo!
La cosa più grave secondo me è quando scelgono gli altri per te il tuo ruolo, e non sanno distinguere il talento. Il problema però non mi appartiene perchè solo in questa parentesi elettorale ho vestito la maglia del mediano, nella vita (professionale e privata)sono un battitore libero, con tutte le conseguenze del caso, senza lamentele...
Stella

Anonimo ha detto...

La politica è l'arte del possibile, d'accordo. Ma un partito che nasce dalle stesse liste bloccate che i suoi maggiori esponenti dicono di detestare, è un partito che si accontenta. Certo, ci vogliono i portatori d'acqua ma, almeno una volta ogni tanto, qualche brocca d'acqua non potrebbero portarla anche i capifila? Aniway, cara Ciarletta mi sarebbe piaciuto vederti eletta, non fosse altro che per sputarti se avessi tradito le attese. Immagino che ci saranno altre occasioni. Se sarà così l'acqua usala solo per un gavettone ai soliti noti e spostati avanti nella fila
GP

Anonimo ha detto...

Io invece prima degli esami - e delle Grandi Prove - avevo e ho sempre in mente l'ouverture di Rocky II (la musica che parte quando viene dichiarato il k.o. di Apollo e sottolinea con tanto di tamburi il grido: "Adriana, ce l'ho fatta!"). Ciò premesso. penso di poter fare mio il finale di Sogni d'oro: solo che io griderei non solo "non voglio morire" ma anche "non voglio morire democristiano". E questo Pd è - ritengo - una ennesima espressione di "democristianità": perché nasce riproponendo la vecchia formula del compromesso storico, perché ripropone quella convivenza di anime che era propria della Dc, perché è pieno di democristiani, da Rosy Bindi in giù, perché programmi ed atteggiamenti mi ricordano - c'ho un età - la cosiddetta "sinistra" della democrazia cristiana.
Può anche darsi che una democrazia cristiana sia inevitabile: non fosse altro perché senza una democrazia cristiana a contenerle spuntano subito le budelle vere e reali di un Italia cialtrona, bigotta, ipocrita, carogna, naturalmente fascista, naturalmente egoista, naturalmente razzista, naturalmente reazionaria e odiatrice di qualsiasi cosa nuova o diversa (cos'è che Pasolini - sì c'ho un'età - faceva dire a Orson Welles ne La ricotta? Ecco): da Forza Italia alla Lega passando per An fino alle deputate con cilicio. Può anche darsi e perciò forse il non sempre limpidissimo Veltroni e queste non sempre limpidissime primarie con eletti non sempre limidissimi sono VERAMENTE l'unica e ultima speranza, non per vedere una Italia di sinistra ma per vedere una Italia appena decente. Forse. Io però non ho partecipato e continuo a fuggire nella notte trasformato in licantropo alternando le due grida di cui sopra...