sabato 23 luglio 2011

Amy e le altre ovvero gli stereotipi femminili

Oggi è morta, a 27 anni, la cantante Amy Winehouse. Pare sia stata una overdose.
Ogni morto merita rispetto, innanzitutto.
Lascio fuori dal mio post ogni considerazione sulla prevedibilità della fine dell'artista, per commemorarne la bravura e elaborare una breve riflessione a seguito del commento estemporaneo di tale Stanislaw, il quale con sarcasmo (o cinismo?) ha colto l'occasione della notizia per rilanciare un tema a lui caro (almeno così sembra) sulle donne, le streghe e le cattive ragazze.
Due anni fa, in occasione dell'8 Marzo, pubblicai due canzoni della Winehouse come "regalo" per i miei, pochi, lettori.
Allora si scatenò uno dei "pochi" per accusarmi di, diciamo, superficialità ed elencando una serie di alternative "serie" e maggiormente "significative" alla mia banale scelta canora.
Neanche replicai, perchè mi sembrava veramente una discussione gratuita e molto onanista / esibizionista.
Oggi ho letto il commento e mi sono arrabbiata, molto.
Le mi sinapsi si sono attivate come non succedeva da tempo e mi sono domandata come mai mi avesse tanto infastidito il commento che qui testualmente riporto :
"Le brave ragazze vanno in paradiso. Le cattive dappertutto. Almeno fino ai 27 anni. E le "streghe"? Chissà se esistono..."
Provo a darmi una risposta:
Stanislaw ha usato l'ennesimo stereotipo sulle donne. Anzi una serie di stereotipi.
In forza dei quali esistono le streghe, impegnate, intellettualmente superiori, da un lato e le donne artificiali, finte, cattive ragazze dall'altro.
Sembra una parodia della canzone di Giorgio Gaber!
Quali sono le donne di destra e quali di sinistra?
Winehouse è di destra! Chapman di sinistra!
Britney Spears è di destra! Sarah Gellar di sinistra!
E così all'infinito, provateci anche voi, è divertente. Peccato che sia una grande falso storico, che sia un enorme messinscena per creare il Mito della Donna Impegnata, partorita nell'immaginario collettivo (posso dire di sinistra? sinistroide?), per portare altre responsabilità a noi donne NORMALI.
E' così, caro Stanislaw, supera il tuo complesso di Edipo e trova altri simboli, altri riferimenti, su cui scaricare le tue frustrazioni.
Le streghe non esistono!
Ed è un augurio per tutte, perchè non è sostenibile un modello di donna supercinetica, iperefficiente, competente, impegnata politicamente, dai gusti musicali political correct, madre integerrima possibilmente separata, che casomai la sera rivede i film di Bergman, ascolta Guccini mentre guida e mangia solo vegano.
Basta!!
W le donne normali, che ascoltano Amy Winehouse, sbagliano, mangiano patatine fritte, cadono, si emozionano per una banale canzone d'amore, ragionano con la loro testa e nessuno deve suggerire loro come vivere, cosa ascoltare, leggere, guardare, con chi andare a letto.
Non so dove finiscano le cattive ragazze che muiono per overdose a 27 anni, a me Amy stava simpatica, non ci vedevo un stereotipo, vedevo una persona fragile, con una voce da far venire la pelle d'oca.
Mi faceva anche un pò tenerezza, perchè in uno star system falso e dopato, lei barcollava e non riusciva a trovare la sua strada.
In questo mondo ultracompetitivo, la guardavo e pensavo "ha paura, non ce la fa, sbaglia".
Perchè lo donne sono complesse, caro Stanislaw.
Possono leggere Simone De Beauvoir, ascoltare Amy Winehouse, guardare i Reality e vivere bene contemporaneamente.
Possono amare e tradire.
Ed essere anche non impegnate culturalmente o politicamente senza per questo diventare una parodia di loro stesse.
Senza nessun conflitto di stereotipi.
Senza calo nell'impegno sul lavoro.
Senza traumatizzare l'educazione dei figli.
Possono sbagliare, anche tanto, ma non gli date pure la responsabilità di non corrispondere a un modello di "strega".
Forse serve ad alcuni uomini che non riescono a confrontarsi col femminile.
Le donne possono essere anche cattive ed essere felici.
Stella, una donna a volte cattiva, ma stufa di non essere quello che qualcun'altro si aspetta che lei sia.

3 commenti:

stanislaw ha detto...

In realtà era un commento triste. O almeno IO mi sentivo triste nel farlo. E per "streghe" intendevo tutt'altro, te ne avevo pure parlato un po' di anni fa, quel tipo di donna che... pensavo te ne ricordassi. Errore mio.

stanislaw ha detto...

E anzi, che il mio concetto di "strega" si sia ridotto a donna impegnata ed intellettualmente superiore, espressione
del "Mito della Donna Impegnata, partorita nell'immaginario collettivo (posso dire di sinistra? sinistroide?), per portare altre responsabilità a noi donne NORMALI" dimostra che, evidentemente, non sono mai riuscito a farmi capire. O che dicevo e pensavo (e credevo in) solo fesserie. Secondo e definitivo errore. Grazie della lezione, comunque.

stanislaw ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=cHlf08yTPiU&feature=related