martedì 8 marzo 2011

L'8 marzo segna l'inizio di una stagione di impegni per le politiche di pari opportunità

Inizia una stagione carica di impegni per la promozione delle politiche di pari opportunità – dichiara la consigliera regionale di parità Stella Ciarletta in occasione dell'08 marzo - con la approvazione di importanti provvedimenti a livello nazionale in materia di riforma della Pubblica Amministrazione e politiche di conciliazione.
Infatti, il ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, e il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, hanno firmato la direttiva che detta le Linee guida sulle modalità di funzionamento dei 'Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni', più semplicemente Cug.
I Cug, introdotti dall'articolo 21 della legge 183 del 2010, il cosiddetto 'collegato Lavoro', assumono, unificandole, tutte le funzioni che la legge, i contratti collettivi e altre disposizioni attribuiscono ai Comitati per le pari opportunità e ai comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, fino a oggi operanti presso le pubbliche amministrazioni. Si tratta di un intervento di semplificazione e razionalizzazione che risponde all'esigenza di garantire maggiore efficacia ed efficienza nell'esercizio delle funzioni alle quali il nuovo organismo è preposto.
La direttiva è stata firmata lo scorso 4 marzo all'indomani del parere positivo espresso dalla Conferenza unificata ed è attualmente in corso di registrazione da parte dei competenti organi di controllo.
L'entrata in vigore di questa norma manda in pensione i Comitati Pari Opportunità e avvia una nuova fase di costruzione dei nuovi organismi, nel corso della quale le Pubbliche Amministrazioni saranno affiancate dai Dipartimenti Funzione Pubblica e Pari Opportunità oltre che dall'Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità.
In questi giorni il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha presentato alle parti sociali una bozza di documento contenente linee guida finalizzate a favorire la conciliazione tra tempo di lavoro e tempo di famiglia, attraverso la modulazione e la flessibilità dell’orario di lavoro, che ,se approvato, introdurrà importanti strumenti in favore del lavoro femminile.
Tra le novità, l'impiego del telelavoro in alternativa ai congedi facoltativi o al congedo parentale, orari flessibili nei primi tre anni di vita del bambino, trasformazione temporanea del rapporto di lavoro dal tempo pieno a quello parziale per i primi cinque anni di vita del bambino, impegno ad assegnare la lavoratrice che rientri dalla maternità a mansioni che non vanifichino la professionalità e l'esperienza acquisite, concessione di permessi non retribuiti al dipendente in caso di malattia del figlio entro i primi otto anni di vita, istituzione e possibilità di ricorso alla banca delle ore, costituzione di asili nido aziendali, possibilità di usufruire di orario di lavoro concentrato, inteso come orario continuato dei propri turni giornalieri.
Insomma c'è solo da rimboccarsi le maniche e lavorare, ancora più di prima, per rendere operativi questi nuovi strumenti e potenziare, così, le politiche attive in favore del lavoro femminile in Calabria.

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