lunedì 19 novembre 2007

Diritti e Pari Opportunità nella Finanziaria 2008

La tendenza negli ultimi anni degli studi e delle politiche di parità è quella di leggere e costruire atti di programmazione, finanziaria e non solo, in un’ottica di genere. Sentiamo sempre più spesso parlare di bilancio di genere, come strumento di previsione di politiche in favore delle donne o di interventi che comunque siano orientati in questa direzione, producendo ricadute positive sulle stesse. Perché si possa avviare una corretta applicazione del bilancio di genere è necessario che gli attuali documenti di previsione finanziaria, nazionali e locali, siano letti con il punto di vista di genere e scoprire così dove lo Stato o le Regioni stiano già intervenendo e su quali temi invece sono ancora necessarie politiche di parità.
La recente approvazione al Senato della Finanziaria 2008 rappresenta una buona occasione per applicare questo metodo, evidenziando gli interventi che direttamente o indirettamente promuovono le pari opportunità e l’occupazione femminile.
Il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha realizzato questa analisi, elencando gli articoli della finanziaria secondo il criterio prima accennato che l’azione sia direttamente rivolta a politiche di promozione delle parità oppure che abbia degli effetti indiretti sulle donne come ad esempio le misure in favore della famiglia.
Rientrano nel primo gruppo e perciò sono azioni positive in favore delle donne:
l’art. 32 (Sostegno all’imprenditoria femminile) dove si prevede che le risorse del Fondo per la finanza d’impresa siano destinate anche a sostenere sia la creazione di nuove imprese femminili sia il consolidamento aziendale di piccole e medie imprese femminili.
l’art. 55 (Sviluppo di un piano contro la violenza alle donne) Per l’anno 2008 è istituito un Fondo di 20 milioni di euro destinato a un Piano contro la violenza alle donne.
Appartengono, invece al secondo gruppo i seguenti articoli, che al loro interno tengono conto della differenza di genere in un contesto di più ampio intervento:
l’art. 62 (Risorse per l’attuazione del “Protocollo su previdenza, lavoro e competitività per l’equità e la crescita sostenibili” del 23 luglio 2007) con il quale si istituisce il Fondo per il finanziamento del Protocollo sul Welfare (le risorse consistono in 1.548 milioni di euro per il 2008, 1.520 per il 2009, 3.048 per gli anni 2010 e 2011, 1.898 dal 2012). Il Protocollo prevede misure per sostenere l’occupazione femminile e favorire l’integrazione delle donne nel mondo del lavoro, tra cui incentivi e sgravi fiscali per misure di conciliazione tra lavoro e vita privata quali la flessibilità degli orari di lavoro e il part time; rafforzamento dei servizi per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti a sostegno delle scelte delle donne nel lavoro; definizione di una priorità di accesso al fondo microcredito; utilizzo dei fondi comunitari con priorità alle donne. Le misure del Protocollo sono inserite in un collegato alla Finanziaria.
Art. 68 (Politiche migratorie nazionali e comunitarie). Il Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati è incrementato di 50 milioni di euro per l’anno 2008. Tale Fondo, istituito dalla legge Finanziaria per il 2007 (L. 27 dicembre 2006 n. 296, art. 1, comma 1267), aveva previsto lo stanziamento di 50 milioni di euro per il triennio 2007-2009, con l'obiettivo di affrontare situazioni di degrado sociale ed abitativo, con particolare riguardo alle condizioni dei migranti e dei loro familiari.
Incentivi alla occupazione femminile – Sconto IRAP
Risultano peraltro confermate disposizioni già previste dalla Finanziaria 2007 riguardanti il Fondo per le politiche relative ai diritti e le pari opportunità e alle misure di riduzione del cuneo fiscale specificamente mirate all’incremento dell’occupazione femminile.
Ed in particolare per quanto riguarda gli incentivi all’occupazione femminile e lo sconto IRAP
rimane in vigore l’art. 1, comma 266, 4 sexies, della Legge Finanziaria per il 2007 (Legge 27 dicembre 2006 n. 296). Si conferma quindi la misura introdotta relativa allo sconto IRAP per le imprese che assumono lavoratrici a tempo indeterminato rientranti nella categoria di “lavoratore svantaggiato” nelle regioni del sud del Paese.
L’agevolazione fiscale comporta un beneficio di circa 150 euro al mese per ogni lavoratrice assunta.
Infine, viene confermato il Fondo per le politiche relative ai diritti e le pari opportunità pari a 50 milioni di euro per l’anno 2008.