sabato 13 ottobre 2007

Nobel per la letteratura a Doris Lessing

Il Nobel per la letteratura è stato assegnato quest'anno alla scrittrice Doris Lessing, premiata con questa motivazione: "Cantrice dell'esperienza femminile, che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa".

Tra le sue opere maggiori 'I Figli della violenza', Il taccuino d'oro', 'L'estate prima del buio (1963), 'Le memorie di un sopravvissuto' del 1974 e 'La brava terrorista' del 1985.

La scrittrice ha sempre senza difficoltà espresso le sue opinioni, anche quelle più dure, in tema di politica, femminismo e diritti civili.
Sul tema rapporto uomo - donna ha affermato "la cosa che mi sembra più interessante invece è che molte donne italiane hanno deciso di non avere più figli. Una volta Kurt Vonnegut diceva che la ragione per cui le donne non volevano più figli é che erano stanche di vederseli portare via dalla guerra. Che sia ancora così?".
Tuttavia secondo la Lessing, una delle icone del movimento femminista, gli uomini sono "continuamente vilipesi ed insultati" dalle donne e vi sarebbe "ormai automatico disprezzo nei confronti degli uomini, diventato parte della nostra cultura senza che nessuno si lamenti". Riconosce che le donne godono di una relativa uguaglianza con gli uomini, soprattutto in termini di paga e di lavoro, anche se, a suo parere, per raggiungere la vera parità dei sessi si deve risolvere il problema della cura dei figli, che resta a tutt'oggi relegato al ruolo materno. Dunque le donne si dovrebbero concentrare sul cambiamento di quelle leggi obsolete che le riguardano, invece di disperdere "molte energie" in insulti inutili a danno dei maschi.
La soluzione Lessing alla dilagante violenza anche verbale? Affidarsi alla risata: "la risata è qualcosa di molto potente e solo le persone civili, le persone libere ed emancipate, sanno ridere di se stesse".
Ma è soprattutto dalla letteratura e dalla storia che per Lessing ciascuno di noi dovrebbe imparare come essere un cittadino ed un essere umano, avendo il coraggio di esprimere opinioni che si discostano da quelle della massa.
Cosa ne pensate?

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