giovedì 4 ottobre 2007

Il valore dell'indignazione

Abbiamo bisogno di speranza. Senza giovani non vi può essere speranza, cioè la capacità di proiettarsi con fiducia nel futuro. Non possiamo permetterci che i giovani vadano via. Dobbiamo agire e subito.
Adesso è ora che le cose siano cambiate e non soltanto che cambino (sperando che ciò accada senza il nostro apporto fattivo).
Non accettiamo tutto con passività, non lamentiamoci in casa per poi blandire il politico di turno sperando nel "favoricchio".
Qui è in gioco il futuro di tutte le prossime generazioni non lasciamolo in mano a chi non se ne cura. Riscopriamo il valore dell'indignazione e della civile protesta. Siamo tutti anestetizzati e abituati a qualunque schifezza da non fare più caso a ciò che ci stanno togliendo. Non sappiamo più distinguere tra ciò che è e ciò che invece deve essere.
Abbiamo perso la consapevolezza di avere dei diritti che possiamo e dobbiamo esercitare se vogliamo consegnare un futuro alle altre generazioni.

Da questo momento in poi "IO MI INDIGNO!".

MM

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