lunedì 21 luglio 2014

Le mie repliche ad Aldo Varano sul Calabria Pride

Gent.mo Direttore,
nel leggere la rassegna stampa sul Calabria Pride, ho apprezzato l’analisi che ha operato con l’articolo “La città i reggini e il gay pride”.
Io c’ero, come cittadina e madre prima e consigliera regionale di parità dopo, e ho vissuto le sensazioni che Lei ha descritto. La gioia disordinata, l’autoironia dei partecipanti e quella domanda insistente nella testa “Da quanto tempo non si vedeva una manifestazione così imponente e vitale a Reggio Calabria?”. Devo ammettere che la capacità di accogliere un evento del genere l’avevo già percepita ed infatti, con la nota di adesione istituzionale alla manifestazione, avevo espresso tutta la mia fiducia nella città, che, seppur con le sue contraddizioni, riesce ancora a distinguere l’autenticità di una manifestazione.
 E il Calabria Pride è stato un evento autentico, che ha ricevuto il rispetto della cittadinanza, a prescindere dalle convinzioni dei singoli.
Anche sulle assenze istituzionali non posso che concordare con Lei, la visione del gonfalone solitario della Regione Calabria faceva a pugni con l’allegria colorata del corteo. Tuttavia vorrei sottolineare che non esiste solo la Regione della rappresentanza istituzionale: l’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, che ho l’onore di presiedere, c’era. Certo io non ho un ruolo di rappresentanza e non avrei mai potuto sfilare sotto il gonfalone in tale veste, ma da oltre due anni collaboro e sostengo le attività dell’Arci Gay I Due Mari di Reggio. Da ultimo a maggio ho avuto il piacere di ospitare il Presidente Lucio Dattola come relatore in un corso sul diritto antidiscriminatorio.
Sono convinta possa esistere un modo alternativo di vivere l’Istituzione che vada ai contenuti senza passare dalle sfilate sotto i gonfaloni, con una nuova umiltà addosso. Ho partecipato con gioia al Calabria Pride, ero assieme alle mie figlie e Matilde, la nostra cockerina che ha conquistato anche le pagine dei giornali grazie alla maglietta rainbow indossata.
L’ho fatto senza pensare “Ma mi si nota di più se dico che sono contro i matrimoni gay o se li sostengo?”, l’ho fatto perché credo nei diritti civili e nelle persone ed è stata una emozione nuova abbracciare gli amici mano a mano che si camminava e alla fine ritrovarmi a ballare nell’Arena dello Stretto.
Infine voglio ricordare che l’ArciGay è riuscita a organizzare tutto questo, riempiendo l’Arena di persone fino all’inverosimile, senza nessun contributo pubblico,  ma con l’autofinanziamento, la vendita dei gadget e il sostegno spontaneo delle persone. Mi sembra sia un buon esempio per le istituzioni, non crede?

                                                                       Stella Ciarletta
                                                           *Consigliera Regionale di Parità








giovedì 17 luglio 2014

Ci vediamo a Reggio Calabria il 19 luglio per il Calabria Pride!


La Consigliera Regionale di Parità parteciperà alla manifestazione del Calabria Pride, che si terrà il 19 luglio a Reggio Calabria.
<< L'Ufficio ha patrocinato l'evento con convinzione, proseguendo un più ampio percorso di lotta ad ogni forma di discriminazione avviato in collaborazione con l'Arcigay, che ci ha già visti in passato impegnati a diffondere la conoscenza degli strumenti legislativi di tutela.
Accanto alla lotta alla omofobia e le discriminazioni è indispensabile continuare a lavorare per il riconoscimento dei diritti civili e soprattutto il superamento di ogni pregiudizio basato sugli orientamenti sessuali.
Sono certa che sabato sarà una grande festa di democrazia e la città di Reggio Calabria saprà accogliere l'evento grazie alla sua storia di ospitalità e inclusione>>.

venerdì 4 luglio 2014

Incontro tra la Consigliera Ciarletta e la Ministra per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta


Si è svolto a Roma, presso il Ministero per gli Affari Regionali, l'incontro tra la Consigliera Regionale di Parità Stella Ciarletta e il Ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta. Diversi sono stati i temi affrontati nell'occasione voluta dal Ministro, anche a seguito delle segnalazioni fatte dalla Consigliera sulla questione delle risorse per le consigliere di parità e la mancata introduzione della doppia preferenza nella riforma della legge elettorale calabrese.
Sulla prima questione, il Ministro Lanzetta si è attivata sottoponendo il problema alla attenzione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano del Rio, ma è soprattutto sul tema della rappresentanza di genere che si è concentrato l'incontro, condividendo entrambe le interlocutrici la convinzione che la legge elettorale calabrese sia assolutamente inadeguata a garantire la partecipazione femminile, correndo il rischio per le prossime competizioni di avere l'ennesimo consiglio regionale composto da soli uomini. L'Ufficio legislativo del Ministero sta vagliando la richiesta inoltrata dalla Consigliera di Parità di sollevare la questione di legittimità costituzionale della riforma, laddove il testo ha disatteso gli art.3, 51 e 117 della Costituzione oltre che gli obblighi derivanti dalla legge n. 215 del 2012, che impone alle Regioni di introdurre meccanismi di incentivazione delle candidature femminili. Nel frattempo,il Ministro e la Consigliera hanno comunque ritenuto importante avviare un percorso di collaborazione istituzionale per sostenere politiche regionali attente alle questioni femminili, prima fra tutte il lavoro e programmando in tal senso una serie di incontri da realizzare in Calabria per aprire il più possibile il confronto con tutte le donne calabresi impegnate nelle istituzioni locali, gli organismi di parità e il mondo associazionistico e sindacale.